Espressione di sentimenti del Consigliere di Circoscrizione Enrico Pagliuolo nella seduta del 24.02.04

Politica. Quali interpretazioni può avere questa parola? Con quante giustificazioni, spesso a sproposito, si fa uso di questa parola nell’agire di chi fa attività politica? In quanti modi si usa questa parola per voler solo raggiungere scopi personali? Eppure il significato della parola “politica” è molto chiaro: è la scienza e l’arte di governare uno Stato e - nel particolare - di costruire e organizzare la vita pubblica. In parole più semplici, la politica e chi fa politica è lavorare per il bene comune dell’uomo, dell’umanità e non solo per una parte di essa. Purtroppo non tutti “quelli che fanno politica” si rifanno a questi semplici concetti e principi.
Molti fanno politica per rappresentare sé stessi, altri per interessi personali, altri ancora per rappresentare un ceto, una parte della società nella quale vivono e vedono gli altri solo come nemici o concorrenti. Altri ancora fanno politica “contro” e non “per”; molto spesso perché non hanno la capacità del fare, le idee per costruire ed innovare, ma solo l’ansia di auto-rappresentarsi e di conservare anche quello che è inutile o superato. Altri ancora, ma per fortuna sono una minoranza di chi fa politica, adoperano il fanatismo, l’intolleranza, la spregiudicatezza per raggiungere il loro scopo. Non hanno rimorso ad adoperare chiunque con qualunque mezzo pur di colpire chi considerano nemico; questi sono i personaggi più squallidi, sono quello che adoperano gli strumenti della politica solo per distruggere e denigrare. Sono quelli che fanno perdere il significato all’arte nobile della politica. A tutti questi risponderà, come ha già risposto, la storia, i fatti. A tutti quelli invece che si impegnano nel fare politica per migliorare l’uomo e la società sta il compito di portare avanti con impegno e determinazione i fondamentali valori della vita.

 

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