"L'11 settembre 2001 ha avuto inizio una guerra che non ha precedenti o paragoni nella storia dell'uomo. Terza guerra mondiale o prima del terzo millennio?" Giulietto Chiesa ci propone la sua analisi in tutta la sua drammaticità, carica di interrogativi sul futuro dell'umanità, che continua a non apprendere dalla storia passata, come poter costruire un futuro diverso e magari migliore per le generazioni a venire. Giulietto Chiesa - LA GUERRA INFINITA - Letto per Voi da Fabio Grubesich |
Marco Revelli ci aiuta a comprendere il progressivo spostamento dei valori di riferimento della generazione che ha vissuto a cavallo fra il Novecento e il Nuovo Millennio. Da una struttura sociale che aveva nel Lavoro e nei luoghi ad esso destinati il principale punto di coaugulo ed elaborazione delle idee, al diffondersi di una pratica di lavoro flessibile fino all'intravvedersi di un possibile scenario futuro nella comparsa dell'"uomo politico" e dell'"uomo solidale" accanto all'"homo faber" che ha forgiato l'identità dei nostri padri. Un libro che ho letto subito dopo i fatti del G8 e che mi ha aiutato non poco a capire la struttura sociale (quella di fondo, vista su un arco temporale molto più lungo) che ne ha costituito il presupposto. Secondo me non è ancora troppo tardi per leggerlo. Dello stesso autore segnalo anche "Le due destre" seppure ancora più datato. Marco Revelli - OLTRE IL NOVECENTO - Letto
per Voi da Marco Colucci |
|
Un immenso,
minuzioso e approfondito lavoro di ricerca sulle avventure e disavventure
giudiziare di 30 uomini politici e di potere nostrani. Il perno del
libro è che, sebbene molti processi con imputati eccellenti e
potenti si siano conclusi con assoluzioni e proscioglimenti, ciò
non significa che essi siano effettivamente innocenti e moralmente assolti.
Perché spesso si brandiscono sentenze con il verdetto di assoluzione
senza sapere che in realtà nel testo e nella motivazione vi è
sì un’assoluzione penale, ma una netta condanna morale.
O altrettanto spesso gli imputati celebri citano solo le sentenze che
fanno comodo, trascurandone altre non molto tenere nei loro confronti.
Perché –scrivono i due autori ed è proprio per questo
motivo che è partito tutto il lavoro di ricerca- “si può
essere “innocenti” per la legge e molto meno per l’etica
politica e per la morale comune. Non tutto ciò che non è
reato è politicamente lecito”. Peter Gomez e Marco Travaglio - "La repubblica delle banane" - Letto per Voi da Tommaso Ricci |
|
Scritto
nel 2000, è un ottimo vocabolario giudiziario. Dalla A alla Z vengono
analizzate “tutte le voci dell’emergenza giustizia”,
come si evince dalla copertina. Grazie a un capolavoro di ironia e maieutica
e di analisi delle parole, Travaglio smentisce punto per punto tutte le
menzogne raccontate dai media per sminuire e ridimensionare le inchieste
di Mani Pulite. Analizzando parola per parola le dichiarazioni di media
e parlamentari berlusconiani (e non solo, purtroppo, visto che tra coloro
che attaccano pm e giudici troviamo molti politici del centrosinistra)
si comprende benissimo come non solo siano state dette cose false ma che
certi concetti siano stati letteralmente stravolti. Per cui si parla di
giudici appiattiti sulle posizioni del pm solo perché accolgono
sue richieste, o che la maggioranza delle procure e dei magistrati fanno
il loro lavoro onestamente, e solo certe procure (guarda a caso quelle
che indagano sui politici) sono “deviate” e parziali. Oppure
che l’economia e l’immagine del paese vengono danneggiati
dalle indagini e dai processi, come se a danneggiarle fossero i pubblici
ministeri che scoprono i reati e non chi li compie e fa sparire miliardi
dalle aziende o alimenta il debito pubblico gravando lo stato di spese
inutili con opere che servono solo a intascare mazzette. Marco Travaglio - Il manuale del perfetto impunito - Letto per Voi da Tommaso Ricci |
|
90 pagine da leggere tutte d'un fiato per riflettere su un fenomeno, la globalizzazione, di cui si parla tanto ma su cui poco si riflette. Baricco ci guida in un percorso che ci permette di comprendere meglio quanto sta accadendo con molta semplicità e schiettezza.Potrei definirla una lettura propedeutica a qualsiasi approfondimento sul tema della globalizzazione. Alessandro Baricco - NEXT Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà - Letto per Voi da Fabio Grubesich |
Un utile strumento da leggere e consultare per muoversi meglio tra le sigle ed i numeri che imperversano nelle analisi politiche, economiche, sociali, ecc., fornite dai media siano essi libri, giornali o programmi d'informazione televisivi. Oltre 200 cartine tematiche, 100 grafici e testi di approfondimento su: media, libertà, culture, ambiente, globalizzazione, società, conflitti. Atlante di Le Monde diplomatique/il manifesto - Introduzione di Ignacio Ramonet - consigliato da Fabio Grubesich |
|
Cosa
accadde veramente in quei giorni di metà agosto in cui, probabilmente,
ciascuno di noi si stava godendo il suo meritatissimo riposo estivo su
qualche amena spiaggia del Mediterraneo? Cosa filtrò davvero attraverso
le allentate, ma pur sempre strette maglie della famigerata cortina di
ferro? Cosa, infine, avvenne realmente il 18 agosto 1991 in Unione Sovietica?
Ne "La rivoluzione di Boris", Enrico Franceschini, già
corrispondente da New York e Washington e, dal 1990, da Mosca, per conto
di Repubblica, ricostruisce, con una attenta, precisa ed avvincente analisi
giornalistica i fatti, gli avvernimenti, le emozioni dei cinque giorni
che tennero con il fiato sospeso uno sterminato mondo di pigri vacanzieri
occidentali. Che cosa fu, che cosa rappresentò, che cosa significò
per milioni di sovietici, per milioni di europei, per milioni di americani
il golpe del 1991? Quali furono le reazioni, ufficiali e non, dei principali
attori della scena politca mondiale di quegli anni? Chi furono i responsabili,
occulti e non, i reali mandanti, i feroci e sprovveduti esecutori? Fu
un atto improvviso dettato dalla paura di una progressiva perdita di poteri
e privilegi da parte della corrotta classe militare, oppure un lucido,
genuino e sincero atto teso a ripristinare una situazione che appariva
"il migliore dei mondi possibili?" A tutte queste domande Enrico
Franceschini tenta di dare una risposta sulla base di prove direttamente
raccolte sul campo, sulla base di testimonianze di uomini e donne comuni
ritrovatesi insieme in piazza per difendere la loro neonata democrazia,
sulla base, infine, di documenti più o meno segreti da cui risulta
possibile ricostruire il quadro istituzionale entro cui si mossero gli
eventi. Il tutto risulta condito dalla storia personale dei due artefici
di questo improvviso e radicale mutamento dell'assetto politico del mondo:
Mikail Gorbaciov e Boris Eltsin. Personalità agli antipodi, caratteri
assolutamente incompatibili, progetti politici decisamente inconciliabili,
ma un unico vero grande obiettivo: fare dell'Unione Sovietica un paese
veramente democratico. Teso come un thriller, appassionante come un giallo,
preciso e dettagliato come si richiede ad una seria indagine giornalistica,
il libro di Franceschini appartiene a quel gruppo di libri da cui non
si riesce a staccarsi se non dopo la parola "fine". Il fatto
straordinario è che la storia non si ferma al fermarsi della narrazione
e leggere questo libro oggi, con un occhio a cosa è accaduto dopo
l'agosto del 1991, ci permette di comprendere in maniera decisamente più
lucida e precisa che cosa sia un processo di democratizzazione, quanta
fatica costi costruirlo, ma quanto sia facile farlo naufragare. LA RIVOLUZIONE DI BORIS Enrico Franceschini Sperling & Kupfer Editori, Milano Letto per Voi da Andrea Catanzaro |
Letto per Voi da Tommaso Ricci |