LA
CENTRALE ENEL SOTTO LA LANTERNA:
UNA PRIORITA’ NAZIONALE
Oggi
che sono appena entrati in vigore i nuovi limiti europei
sulla qualità dell’aria, emerge con forza
il problema della presenza della centrale a carbone
sotto la Lanterna di Genova, un impianto obsoleto, tanto
da poter essere considerato un vero e proprio esempio
di archeologia industriale.
Un recente rapporto realizzato dall’APAT sui principali
centri urbani italiani ha dimostrato come a Genova abbiano
una pesante incidenza sull’inquinamento atmosferico
gli impianti industriali: l’altoforno di Corniglianoe
la Centrale Enel.
La vicenda di Cornigliano sembra finalmente avviata
ad una soluzione vicina, mentre fitte nubi permangono
sul superamento della Centrale Enel.
Tutti gli strumenti urbanistici della città di
Genova prevedono con chiarezza l’incompatibilità
della Centrale con il territorio: si tratta ora di dare
loro concreta attuazione.
Il Ministero dell’Ambiente nel 2001 asseriva che
la Centrale Enel avrebbe dovuto essere chiusa entro
il dicembre 2002 e che, se avesse voluto permanere,
avrebbe dovuto sottostare ad una procedura di V.I.A.
(Valutazione Impatto Ambientale) nazionale: ebbene,
oggi la Centrale Enel è in funzione e nessuna
procedura di V.I.A. è stata attivata.
Il sottoscritto, fin dal suo insediamento, nel giugno
2002, ha segnalato formalmente questo aspetto al Ministro
dell’Ambiente e, nonostante numerosi solleciti,
l’ultimo dei quali avvenuto lo scorso novembre,
nessuna risposta è pervenuta in merito.
Ora l’Enel ha chiesto di poter utilizzare anche
biomasse come combustibile nella Centrale di Genova:
il Ministero dell’Ambiente ha finalmente riconosciuto
come, a questo punto, trattandosi di modifica produttiva,
occorra avviare una procedura di V.I.A.
Sono convinto che questa procedura, estesa alla Centrale
nel suo complesso, NON possa dare esito positivo.
Credo comunque che, come già fatto dal Comune
di Genova, la vicenda della Centrale Enel debba essere
considerata prioritaria dalla Regione Liguria che ha,
tramite l’approvazione del Piano Regionale di
Risanamento e Tutela della Qualità dell’Aria,
gli strumenti per risolverla.
Occorre infine che gli Enti locali genovesi, con l’appoggio
della Regione, pongano questo problema con forza sul
tavolo del Governo perché diventi una priorità
nazionale.